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Counseling Day 2023


 
La presidente Alessandrucci commenta il ddl governativo che istituisce nuovi ordini nelle professioni sanitarie. Il Consiglio dei Ministri ha varato in questi giorni un Disegno di legge proposto dal Ministro della Salute Beatrice Lorenzin che prevede, tra le altre cose, la costituzione di tre nuovi ordini per infermieri, ostetriche e tecnici sanitari italiani.

"Ancora una volta, come già successo in passato, il CoLAP si oppone a proposte che tendono a limitare e restringere la competitività del sistema professionale – afferma il Presidente del CoLAP Emiliana Alessandrucci – mi lascia interdetta che il Governo presieduto da Enrico Letta, che si è sempre speso per le liberalizzazioni, possa appoggiare la creazione di nuovi ordini professionali, strumento di regolamentazione, introdotto nei primi del ‘900, prosperato poi nel ventennio fascista, sotto il quale sono stati creati il maggior numero di Ordini, e non abbandonato agli albori della prima Repubblica. Speravamo che il tempo delle oligarchie fosse ormai tramontato."

"E' illusorio pensare, come afferma il Ministro Lorenzin, che così vi sarà un controllo della qualificazione a vantaggio dei cittadini: la Storia ha dimostrato la totale inefficienza degli Ordini sotto questo aspetto; - continua Alessandrucci – del resto l'infermiere, l'ostetrica, i tecnici sanitari sono già professioni regolamentate, concedergli l'ordine non incide nella qualità, quanto nella gestione di nuove nicchie di potere. Lo sosteniamo da sempre l'unico sistema, in grado di promuovere la qualità della prestazione e di tutelare l'utenza è rappresentato dalle associazioni professionali che prevedono per tutti gli associati l'obbligo di formazione continua e il rispetto di standard qualitativi. Il sistema associativo risponde, oggi più che mai, all'esigenza impellente che il Paese ha di trovare occupazione non solo tradizionale ma innovativa, creativa, capace di rispondere a un mercato dinamico e flessibile. Proponiamo il blocco di questo provvedimento anacronistico e contrario alle politiche di apertura alla competitività promosse dall'Europa, del resto anche l'Antitrust italiana ha più volte denunciato la chiusura e lo stallo provocato dagli ordini professionali; non si può perpetrare su questa strada".

"Abbiamo già fatto il pieno di Ordini professionali - conclude l'Alessandrucci – Noi crediamo che ora sia il tempo di promuovere la competenza, la libera concorrenza e la competitività".

titolo: CoLAP: no a nuovi Ordini professionali
autore/curatore: Giorgia Esposito
fonte: Il Sole 24 Ore
data di pubblicazione: 30/07/2013
tags: colap, emiliana alessandrucci, liberalizzazioni, professioni sanitarie

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